Diario ragionato della pandemia

ovvero

Fahrenheit 2021

Peter Doshi sottolinea l’influenza delle case farmaceutiche su politica e ricerca

Questa non è scienza, ma solo business ”, spiega Peter Doshi, dell’Università del Maryland e redattore della prestigiosa rivista medica British Medical Journal (BMJ).
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Peter Doshi, insegna un corso obbligatorio in Farmacologia su come valutare criticamente la letteratura medica formando gli studenti su come andare oltre l’abstract di uno studio e come discernere e valutare criticamente gli studi biomedici senza acquisirli così come arrivano. Egli insegna, dunque, proprio a mettere in campo lo spirito di pensiero critico. Così è intervenuto varie volte sul tema “vaccini”: in particolare, in un’audizione del 2 novembre 2021 il cui video messo online dal senatore Ron Johnson insieme ad altri illustri colleghi, sottolinea le contraddizioni nella divulgazione dei dati sull’efficacia del vaccino, la mancanza e l’insufficienza degli stessi e le difficoltà degli studiosi con una sorta di “mancanza di trasparenza dei produttori”. Doshi cita il caso precedente della “malattia suina”, epidemia soprattutto mediatica, per la quale i ricercatori hanno dovuto combattere per ottenere l’accesso ai dati della sperimentazione dei produttori. E denuncia l’irrazionalità e la contraddizione degli enunciati che diffusi sulla pandemia in corso, con termini generici e impropri dal punto di vista scientifico, quali “si sa che…” o “la scienza dice che…” oppure “Tutti sanno che …” smontandoli uno per uno. Affermazioni completamente prive di base scientifica come, per esempio: “Lo sanno tutti che questa è una pandemia di non vaccinati”;  oppure altro elemento dato per scontato: “Lo sanno tutti” che i vaccini Covid salvano vite…”, e così via. E Doshi termina il suo intervento sottolineando il peso del fattore economico e l’influenza che le case farmaceutiche sulla politica e la ricerca: “Nel video il dottor Healey ha detto che ciò che è sotto il coperchio degli studi clinici Pfizer non è scienza, sono affari. Io ho esaminato gli studi clinici sponsorizzati dall’industria per oltre un decennio e tendo ad essere d’accordo con il dr. Healy”.



Il Prof. Robert W. Malone, padre della tecnica mRNA smonta tutti i miti costruiti da una falsa scienza.

Il Prof. Robert W. Malone, padre della tecnica mRNA smonta tutti i miti costruiti da una falsa scienza.
Guarda il video dell’intervista di Francesco Toscano a Robert Malone


Lezione magistrale di Robert W. Malone, inventore della tecnica dell’Rna messaggero, in un’intervista fatta da Francesco Toscano di cui ecco alcuni punti essenziali: “Non esistono evidenze scientifiche che giustifichino la vaccinazione per i più giovani. Credo molto nell’utilità delle terapie domiciliari, fino ad oggi stranamente osteggiate dai diversi governi. I dati che provengono da Israele meritano un approfondimento: inducono infatti a sospettare che la vaccinazione di massa finisca addirittura con il peggiorare – anziché contenere – il quadro epidemiologico complessivo… questo è un vaccino sperimentale, diverso da tutti gli altri precedenti, anche se ha delle somiglianze, delle analogie…Per esempio, Coloro che sono stati infettati dal virus producono una risposta molto ampia, in grado di reagire a un virus successivo, alle varianti, mentre i vaccinati hanno una risposta molto più ristretta e limitata… Questo significa che la risposta ottenuta con questo vaccino è diversa da quella più ampia, più efficiente dei vaccini che hanno affrontato la poliomielite, la febbre gialla, il vaiolo….” Perciò “E’ IMPORTANTE CHE UNA POPOLAZIONE VENGA INFETTATA E GUARISCA SPONTANEAMENTE SVILUPPANDO QUEL TIPO DI IMMUNO RESISTENZA CHE SI E’ DETTO PRIMA E CHE IL VACCINO VENGA RISERVATO SOLO A CH HA DEI PROBLEMI SERI. Poiché Mentre il vaccino perde la sua capacità di proteggere nel giro di 6 mesi, l’ideale è la combinazione più efficace ed economica tra cure precoci e vaccino laddove può servire ai più fragili… si è constatato che i paesi che non hanno una grande consuetudine con la vaccinazione, come Messico, Perù, Filippine, India, hanno ottenuto ottimi risultati con l’adozione di terapie alternative…. I produttori di vaccini fanno profitti e noi dovremmo fare le nostre scelte senza seguire pedissequamente ciò che ci dicono…” Alla domanda di Toscano che a novembre 2020 quando la campagna vaccinale non era ancora iniziata, la situazione sanitaria era migliore di oggi, Malone risponde “Io penso che ci siano degli elementi all’interno del vaccino che aggravano la situazione dell’infezione e vanno fatte ricerche approfondite per accertarlo”. Sulle eventuali strumentalizzazioni politiche della pandemia, a fini dittatoriali, Malone risponde: “ Noi abbiamo dati concreti e studi di ogni genere che dimostrano che le misure restrittive sono stati disastrose… Se tu dai a un bambino un martello tutto diventa un chiodo, tutto si trasforma in chiodo da colpire come sta accadendo … I conflitti di interesse fra media, politica e industria farmaceutica rendono tossico il dibattito”.



George Gao Fu sottolinea rischi tecnologia occidentale vaccini anti Covid

George Gao Fu, virologo di livello mondiale e il più autorevole in Cina, sottolinea i rischi della tecnologia occidentale dei vaccini anti Covid.
Leggi l’articolo sulla stampa italiana
Leggi l’articolo dello psichiatra Ermanno Pavesi
Leggi ruoli e cariche di Gao Fu riportate dall’Academy of Europe

“Il Covid sparirà da solo. I vaccini occidentali? Sono rischiosi… i vaccini a mRNA sono usati per la prima volta su persone sane, per cui la vaccinazione comporta dei rischi… A Whuan non c’è nessun virus animale. Sono stato a Wuhan per cercare l’origine negli animali e non sono riuscito a trovare tracce del virus”.  Questa in sintesi le posizioni di George Gao Fu rilasciate anche all’agenzia di stampa statale cinese Xinhua. Per valutare appieno, però, il peso di tali dichiarazioni, va letto oltre all’articolo della Nazione, quello di Ermanno Pavesi, psichiatra e componente del direttivo della Federazione Internazionale delle Associazioni dei Medici Cattolici (FIAMC) (dal titolo “Covid-19, il dottor Gao Fu e le responsabilità del Governo cinese”); nonché le informazioni su chi è Gao Fu riportate dall’Academy of Europe (dove in Present and Previous Positions si possono leggere i ruoli e le cariche che Gao Fu ha ricoperto) e dall’Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti (NAS) di cui è stato eletto membro corrispondente nel 2019, dove si legge fra l’altro: “Il suo curriculum professionale è notevole. E’ uno dei più importanti virologi e immunologi a livello mondiale che ha dato alcuni importanti contributi nel suo campo. È molto noto per i suoi contributi scientifici alla comprensione del riconoscimento molecolare dei recettori immunitari …  in particolare dei virus dell’influenza e di altri virus rivestiti, che forniscono informazioni per lo sviluppo di farmaci e anticorpi, e per la prevenzione e il controllo di infezioni in tutto il mondo. Gao ha conseguito il dottorato di ricerca (DPhil) in Inghilterra all’Università di Oxford, e successivamente ha lavorato sia all’Università di Oxford che  di Harvard; è stato Direttore Generale dell’Istituto di Microbiologia dell’Accademia Cinese delle Scienze dal 2004 al 2008;  è stato eletto membro di numerose accademie: nel 2013 dell’Accademia Cinese delle Scienze, nel 2014 della Third World Academy of Sciences (TWAS, conosciuta anche come The World Academy of Sciences); nel 2015 dell’American Academy of Microbiology (AAM); nel 2016 dell’EMBO (Organizzazione Europea di Biologia Molecolare) e dell’AAAS (American Association for the Advancement of Science); nel 2016 della RSE (Royal Society di Edimburgo); nel 2017 dell’Accademia africana delle Scienze (AAS) e nel 2018 dell’Accademia Internazionale Eurasiatica delle Scienze”.



Per il dottor Vladimir Zelenko vaccinare i bambini è una sperimentazione forzata.

Per il dottor Vladimir Zelenko vaccinare i bambini è una sperimentazione forzata e un crimine contro l’umanità.
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Scarica l’intervista di Israel News

Il Dottor  Vladimir Zelenko, recentemente candidato al Premio Nobel per la Pace insieme ad altri medici per il ruolo svolto nell’affrontare la pandemia, è divenuto famoso in U.S. per aver sviluppato le cure conosciute come Protocollo Zelenko (vedi anche nella sezione di questo sito, nella pagina LE CURE, i suoi suggerimenti terapeutici ndr) e per avere definito (in un articolo di America’s Frontline Doctors) “colpevoli di omicidio di massa” chi ne nega l’efficacia. Zelenko ha anche denunciato la pressione ingiustificata del Governo Israeliano per vaccinare bambini e minori, così motivandola: “Secondo il CDC, i bambini sani di età pari o inferiore a 18 anni hanno un tasso di guarigione del 99,998% da COVID-19 senza alcun trattamento. Perciò non vi è alcuna necessità medica di un vaccino. Soprattutto, un’iniezione di mRNA sperimentale e non approvata che ha dimostrato di avere molti effetti collaterali pericolosi… Qualsiasi governo o individuo che costringe o ordina che i bambini ricevano questa iniezione sperimentale è in chiara violazione del divieto della Convenzione di Ginevra contro la sperimentazione umana coercitiva. Questi sono criminali di prim’ordine e devono essere assicurati alla giustizia per crimini contro l’umanità”.
Inoltre, in un’intervista rilasciata al giornalista israeliano Arutz Sheva, su Israel National News, ha dichiarato: “Questo virus ormai è qui e non scomparirà… I miei dati mostrano che se inizi il trattamento entro i primi 5 giorni, hai una riduzione dell’85% dei decessi e dei ricoveri ospedalieri. Ciò significa che questa infezione ormai non è diversa da qualsiasi altra infezione… il farmaco che uso è uno dei più sicuri al mondo.. Invito chiunque a dimostrare che mi sbaglio e che questo farmaco, utilizzato a livello globale, non possa porre fine a questa piaga”.



L’accusa alle PEG di provocare reazioni avverse gravi

L’accusa alle PEG (nanoparticelle di polietilenglicole) che avvolgono l’mRNA contenuto del vaccino, di provocare reazioni avverse gravi.
Leggi l’articolo su Science
Leggi l’articolo in italiano

Il National Institute of Allergy and Infectious Diseases (Niaid) e la Food and Drug Administration (Fda) hanno evidenziato già a dicembre 2020 che le possibili responsabili delle reazioni avverse definite gravi al vaccino COVID-19, potrebbero essere le nanoparticelle di polietilenglicole (Peg) che avvolgono l’mRna del vaccino, in un articolo pubblicato su Science il 21 dicembre 2020 riproposto in italiano da Mara Magistroni su Wired, il 22 dicembre 2020. 



Introduzione alla pagina vaccini

Le leggi della politica contro le leggi della natura   

Questa pagina è in continuo aggiornamento perché riporta studi, documenti e testimonianze su una materia in continua evoluzione: i cosiddetti “vaccini” anti Covid-19, infatti, non sono vaccini tradizionali come quelli finora conosciuti e utilizzati ma – per ammissione delle stesse case farmaceutiche e dei loro enti regolatori – sono “costrutti farmaceutici” ancora in fase sperimentale. Per cui la loro sicurezza, efficacia ed effetti collaterali sull’uomo, sia a breve che a lungo termine, sono ancora da verificare.
Gli studi e le analisi riportate in questa pagina esprimono, dunque, le perplessità del mondo scientifico su tali “farmaci sperimentali”. Perplessità che però, anziché alimentare un aperto dibattito scientifico fra “pari” come avviene normalmente – cioè fra esperti accreditati e di pari livello – in questo caso vengono respinte a priori dalle istituzioni politico-sanitarie, senza entrare nel merito scientifico delle stesse, spesso delegittimando i loro autori: nonostante siano premi Nobel o scienziati dotati di prestigiosi curricula, la cui pecca più evidente è quella di non allinearsi al pensiero unico dominante. Ecco perché queste analisi non sono facilmente rintracciabili sui media. E perché – prima di riportarle qui di seguito – va descritto il contesto in cui sono decollati e sono stati autorizzati i cosiddetti “vaccini”: a partire dai relativi contratti tra la Commissione Europea e le singole aziende fornitrici. Contrariamente, infatti, alla trasparenza che caratterizza il mondo della ricerca scientifica, i contratti sono stati fin dall’inizio blindati e riservati; poi parzialmente resi pubblici, ma con forti censure sui testi che tuttora permangono…. Continua a leggere.



Le dichiarazioni della dottoressa Vanessa Schmidt-Krüger, che spiega la pericolosità delle LNP

Le dichiarazioni della dottoressa Vanessa Schmidt-Krüger, biologa e studiosa di medicina molecolare, che spiega la pericolosità delle LNP (nanoparticelle lipidiche) presenti nel “vaccino” di Pfizer-BioNTech.
Guarda il video in tedesco

La dottoressa Vanessa Schmidt-Krüger parlava già a dicembre 2020 degli effetti collaterali di Pfizer-BioNTech. Testato sui ratti, il vaccino produceva danni al fegato e ai muscoli e danni al sistema immunitario. La biologa attribuiva gli effetti alle componenti della nanoparticella lipidica (LNP) usata da Pfizer-BioNTech nei suoi vaccini anti Covid-19, sottolineando anche la funzione del glicole polietilenico (PEG) nello sviluppo di reazioni allergiche.



La posizione di ASSIS contro i vaccini somministrati in gravidanza senza prove adeguate

La posizione di ASSIS contro i vaccini somministrati in gravidanza “senza prove adeguate”.
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L’Associazione di Studi e Informazione sulla Salute (ASSIS) che unisce ed è gestita da medici e specialisti in diverse discipline mediche, in un comunicato ha preso le distanze dalla pressione esercitata sulle donne incinte per farle aderire alla campagna vaccinale: “Dopo la “Proposta di moratoria sulla vaccinazione dei bambini contro la Covid-19” ASSIS sottoscrive, insieme ad altre associazioni facenti parte della Rete Sostenibilità e Salute, il “Documento scientifico – Evitare pressioni per indurre le donne gravide a vaccinazioni antinfluenzali e antiCovid”. Si assiste con preoccupazione a una spinta crescente alla vaccinazione anti-Covid-19 delle donne gravide, come si è già verificato per la vaccinazione antinfluenzale. Ciò accade in assenza di informazioni adeguate a presentare alle interessate e ai curanti un quadro bilanciato dei benefici attesi e dei possibili rischi per le donne stesse e per la prole”.



Il professor Giovanni Frajese a confronto con il team di medici di Unite4Truth.

Il professor Giovanni Frajese a confronto con il team di medici di Unite4Truth. Le petizioni al Governo e agli organi internazionali (EMA, AIFA, OMS) contro le campagne vaccinali sui minori .
Leggi il confronto con i medici inglesi
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Il Professor  Giovanni Frajese, docente universitario specializzato in endocrinologia, si è confrontato in un dialogo/intervista con il team di medici inglesi Unite4Truth che si presenta così: “Siamo un gruppo di medici che operano in Gran Bretagna e desideriamo informarvi delle nostre gravi preoccupazioni in merito alle proposte per somministrare i vaccini COVID-19 ai bambini e ai ragazzi. Problemi documentati, che vengono ignorati da molti operatori sanitari, dai rappresentanti politici e dagli organi di governo. Quelli che, come noi, tentano di esporre la situazione vengono ignorati, licenziati o censurati”. Frajese raccoglie e riporta, dunque, le motivazioni sui  seri pericoli per bambini e adolescenti cui è stato somministrato il vaccino COVID-19 causati da possibili danni al sistema immunitario e danni imputandoli alla proteina spike; nonché come questo tipo d’intervento indiscriminato impedirà l’immunità di gregge invece di favorirla. Vengono riportate, infine, le petizioni rivolte sia dal gruppo di medici inglesi, sia dallo stesso professor Frajese per convincere i Governi dal desistere dalle campagne vaccinali sui minori.  



93 medici israeliani chiedono al Governo di non vaccinare i bambini

93 medici israeliani chiedono al Governo di non vaccinare i bambini.
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Novantatré medici israeliani scrivono ad aprile 2021 una lettera all’emittente Channel 12, indirizzata ai dirigenti del Ministero della Salute, ai loro colleghi medici della Nazione e alla popolazione. Tra i firmatari, il Dr. Amir Shachar, Direttore del Pronto Soccorso del Laniado Hospital, il Dr. Yoav Yehezkeli, medico e docente all’Università di Tel Aviv e il Dr. Avi Mizrahi, Direttore dell’Unità di Terapia Intensiva del Kaplan Hospital. La lettera chiede di non vaccinare i bambini, ricorda l’incertezza sul virus e sui vaccini e il principio fondante della medicina: “primun non nocere”. Ricordano che “l’opinione prevalente e sempre più condivisa nella comunità scientifica è che il vaccino non possa portare all’immunità di gregge, pertanto non vi è alcuna giustificazione ‘di tipo altruistico’ per la vaccinazione dei bambini, al fine di proteggere la parte della popolazione considerata a rischio.” I medici israeliani scrivono anche: “Pensiamo che neppure un numero esiguo di bambini possa essere messo in pericolo da una vaccinazione di massa contro un virus che per loro non rappresenta alcun rischio” e “non si può escludere che il vaccino possa causare nel lungo periodo reazioni avverse che, attualmente, non sono ancora state rilevate, riguardanti anche la crescita, il sistema riproduttivo e la fertilità. Ai bambini dovrebbe essere permesso un rapido ritorno alla normalità: i numerosi test e i continui cicli di isolamento dovrebbero essere interrotti e non dovrebbe essere creata alcuna separazione nella sfera pubblica tra i vaccinati ed i non vaccinati”.