Diario ragionato della pandemia

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Fahrenheit 2021

93 medici israeliani chiedono al Governo di non vaccinare i bambini.
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Novantatré medici israeliani scrivono ad aprile 2021 una lettera all’emittente Channel 12, indirizzata ai dirigenti del Ministero della Salute, ai loro colleghi medici della Nazione e alla popolazione. Tra i firmatari, il Dr. Amir Shachar, Direttore del Pronto Soccorso del Laniado Hospital, il Dr. Yoav Yehezkeli, medico e docente all’Università di Tel Aviv e il Dr. Avi Mizrahi, Direttore dell’Unità di Terapia Intensiva del Kaplan Hospital. La lettera chiede di non vaccinare i bambini, ricorda l’incertezza sul virus e sui vaccini e il principio fondante della medicina: “primun non nocere”. Ricordano che “l’opinione prevalente e sempre più condivisa nella comunità scientifica è che il vaccino non possa portare all’immunità di gregge, pertanto non vi è alcuna giustificazione ‘di tipo altruistico’ per la vaccinazione dei bambini, al fine di proteggere la parte della popolazione considerata a rischio.” I medici israeliani scrivono anche: “Pensiamo che neppure un numero esiguo di bambini possa essere messo in pericolo da una vaccinazione di massa contro un virus che per loro non rappresenta alcun rischio” e “non si può escludere che il vaccino possa causare nel lungo periodo reazioni avverse che, attualmente, non sono ancora state rilevate, riguardanti anche la crescita, il sistema riproduttivo e la fertilità. Ai bambini dovrebbe essere permesso un rapido ritorno alla normalità: i numerosi test e i continui cicli di isolamento dovrebbero essere interrotti e non dovrebbe essere creata alcuna separazione nella sfera pubblica tra i vaccinati ed i non vaccinati”.