Scrive Alberto Contri su Il Sussidiario.net l’11 aprile 2021
Come riferisce la giornalista specializzata Serena Romano nel suo Diario ragionato della pandemia lo studio che condannava l’idrossiclorochina, pubblicato su Lancet, è stato poi ritirato perché considerato inaffidabile (riferiva infatti di problemi causati da dosi molte volte superiori a quelle normalmente somministrate!).Ma il problema vero non è la clorochina: lo è un’ostinazione degna di miglior causa nel chiudere le attività di ogni genere a causa dell’alto numero di contagi, ricoveri, saturazione delle terapie intensive, decessi. Numeri che sarebbero molto più bassi se i medici di base applicassero il protocollo del Mario Negri (naturalmente con la prontezza e sollecitudine consigliate) e quelli analoghi delle diverse reti di medici che si stanno connettendo tra loro in numero sempre maggiore. Leggi tutto l’articolo sul sito di ilsussidiario.net
Covid, “verità scientifica” o “verità politica”? Media e social ‘allineati’. C’erano medici che già a marzo 2020 curavano precocemente il Covid con i farmaci esistenti. Ma media e social negano allineati con le posizioni ufficiali
Questo è l’ultimo interrogativo sollevato dal “Diario ragionato della Pandemia” della giornalista Serena Romano di cui abbiamo già parlato su affaritaliani.it: perché questo racconto, che si snoda come un thriller, dimostra che sia in Italia che nel resto del mondo c’erano medici che già a marzo 2020 curavano precocemente il Covid-19 con i farmaci esistenti.
Questa testata ospita un mio articolo che descrive come i Medici italiani e quelli francesi si sono battuti per le cure precoci del Covid 19 con i farmaci efficaci già in commercio: ma come anche in Francia hanno trovato ostacoli nel veicolare la “strategia della cura” per evitare la “strategia dei lockdown”. Il mio articolo su “FRANCE SOIR” del 12 marzo scorso, infatti, spiega proprio con le parole del medico francese Didier Raoult – che sul gruppo Facebook Didier Raoult covid 19 conta 10.636 membri – come ciò sia accaduto nonostante il verificarsi di un evento senza precedenti nella storia della Medicina: “L’OMS non ha mai dato protocolli per COVID-19. Nessuna indicazione generica, nè per le singole fasi della malattia – spiega Raoult – Ciò nonostante… già a Marzo 2020… è stata utilizzata una combinazione di farmaci simile, se non addirittura coincidente, in più parti del mondo”. Cioè “Nella fase con pochi o niente sintomi, si è adottato un approccio con farmaci ad azione immuno-modulante e antivirale…abbinando l’idrossiclorochina all’antibiotico azitromicina… Poi, all’aggravarsi dei sintomi in seconda e terza fase, si aggiungevano cortisone ed eparina a basso peso molecolare. E a macchia di leopardo, il plasma iperimmune di persone guarite. Si è assistito così a un fenomeno forse unico nella storia della Medicina: cioè alla convergenza della pratica medica a livello mondiale, basata sulle evidenze cliniche sperimentate sul campo, perché pur in assenza di una direttiva dell’OMS, le esperienze nazionali dell’intero Pianeta convergevano verso il medesimo approccio”.
Una convergenza non casuale aggiunge Raoult, perché “… ha fondamento nei numerosi studi dell’ultimo decennio sull’efficacia antivirale dell’idrossiclorochina contro il virus Sars, di cui il SARS-CoV-2 è parente stretto… e su questi studi si è basata la strategia terapeutica delle realtà che si sono ispirate a tale esperienza”. Niente improvvisazioni, dunque, in Francia, in Italia, né nel resto del mondo, quando già a marzo 2020 idrossiclorochina diventa protagonista della cura contro il Covid: anche perchè costa poco; è commercializzata pure nei paesi poveri; è somministrabile facilmente a casa insieme all’antibiotico Azitromicina; e data nelle prime 72 ore blocca la strada alle fasi gravi dell’infezione. Perchè, allora, non è stata utilizzata a tappeto? Anzi, da maggio 2020, è stata addirittura sconsigliata e vietata dall’OMS e dalle varie Agenzie del Farmaco? La risposta è nell’articolo di France Soir che potete leggere in francese sul sito della testata a questo Link Oppure in italiano a questo link
La testata francese FranceSoire ha pubblicato il 12 marzo del 2021 il mio articolo che analizza la questione delle cure negate o trascurate per il Covid-19 sia dal governo francese che da quello italiano, come dimostrato nel mio “Diario ragionato della pandemia”. Puoi leggere l’articolo : – sul sito di FranceSoire a questo link – la versione in francese in formato pdf a questo link – la versione in italiano in formato pdf a questo link
La Voce delle Voci riporta il mio articolo su FranceSoire.fr
La via d’uscita dalla pandemia è nelle cure precoci. Nella terapia che deve aggredire subito il Covid, impedendogli di manifestare la sua virulenza.
Cure che si possono – anzi si devono – effettuare a domicilio, sotto il controllo del medico di famiglia. In questo modo è possibile non dover ricorrere al sempre rischioso ricovero ospedaliero, evitando anche gli intasamenti nelle corsie.
Martedì 9 marzo 2021 sono stata intervistata da Nazzareno Orlando durante il programma L’Orlando Curioso trasmesso su LabTV
Martedì 9 marzo alle 18.00 ho partecipato come ospite di Nazzareno Orlando nel suo programma L’Orlando Curioso in diretta sulla pagina Facebook di LabTV e trasmesso sul digitale terrestre al canale 625 della Campania.
Anche questa volta o avuto l’occasione di parlare delle ultime novità sulle CURE PRECOCI, dopo il putiferio scatenato dall’ultima ordinanza del TAR del Lazio che impone all’ Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) di autorizzarle immediatamente per combattere il virus: come sostengo fin da marzo 2020 nel mio libro.
In basso il video della puntata
Ricordo che il mio libro DIARIO RAGIONATO DELLA PANDEMIA è disponibile gratuitamente sul sito www.libroserenaromano.it
Ecco la puntata di Telecolor in cui si parla del mio libro e di come prevenire e curare il COVID
Chi non l’ha seguita quando è andata in onda il 26 febbraio 2021 su Telecolor Green Team, può vederla cliccando sul video in questo post o sulla pagina Facebook dell’emittente al seguente indirizzo https://fb.watch/3VDLV_vHQH Si tratta, dunque, di un’intera puntata di BOX SALUTE – il programma divenuto noto durante la pandemia per avere ospitato medici e scienziati che hanno scelto di PREVENIRE e CURARE SUBITO senza rimanere in VIGILE ATTESA DELL’AGGRAVARSI DELLA MALATTIA – condotta da Antonella Baronio. Nella trasmissione di Telecolor GreenTeam ho avuto l’opportunità di potere, oltre che di parlare del mio libro, di poterne discutere con il dottor Luciano Lozio, farmacista e farmacologo, uno dei padri fondatori della Farmacologia Probiotica e da 17 anni insegnante di Farmacologia alla ISO (Istituto Superiore di Osteopatia) di Milano.
Ricordo che il mio libro DIARIO RAGIONATO DELLA PANDEMIA è disponibile gratuitamente sul sito www.libroserenaromano.it
Perché abbiamo affrontato il Covid senza curarlo? All’interrogativo tenta di rispondere la seconda parte del “Diario Ragionato della Pandemia” della giornalista Serena Romano. Già nella 1° parte (in rete da maggio scorso) si legge come tanti medici stavano guarendo i malati con una combinazione di farmaci disponibili, economici e collaudati da anni. E questo approccio terapeutico riassunto nel capitolo “Meglio una cura oggi che morire in attesa di un vaccino domani”, è ormai confermato sia a livello scientifico che sotto il profilo legale. L’ordinanza del Consiglio di Stato del 11 dicembre scorso a tutela del diritto alla salute, definisce “irragionevole” negare la possibilità di cure tempestive in grado di impedire l’aggravarsi della malattia. Ciononostante, in Italia non si riesce a invertire la rotta. Perché?
Volete sapere perché vale la pena di spendere un’ora e leggere l’istant book appena scritto da Serena Romano e scaricabile gratis
Perché è una giornalista d’inchiesta che sa fare davvero bene il suo mestiere. Il suo Se errare è umano, perseverare è contagioso. Anzi sospetto, scritto in collaborazione con Francesco Iannone, segretario delle Assise di Palazzo Marigliano, è un racconto preoccupante e rivelatore di ciò che sono stati davvero questi terribili mesi di pandemia. Una ricostruzione che pone inquietanti interrogativi per il futuro. Non so voi. Io non sapevo nulla di un documento firmato da Burioni e altri undici scienziati, che suggerisce al Governo come affrontare la Fase 2.
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